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venerdì 14 aprile 2017

Cigar City - Vanilla Hazelnut Marshal Zhukov's Imperial Stout

Approda sul blog la Marshal Zhukov's, russian imperial stout dedicata a Georgij Žukov, il generale sovietico che ha guidato l'esercito di Stalin! 

Non è la prima volta che una imperial stout prende il nome da figure legate alla Russia; del resto è la storicità dello stile che ha permesso agli uffici marketing dei birrifici, di legare questi prodotti all'Unione Sovietica. Dagli omaggi a zar e zarine, agli eroi dell'aviazione (la Igor's Dream di Two Roads), fino alle figure mistiche tipo Rasputin, al quale sono state dedicate moltissime birre, fra cui questa.
Cigar City - Vanilla Hazelnut Marshal Zhukov's Imperial Stout birra diario birroso blog birra artigianale

Georgij Konstantinovič Žukov considerato tra i migliori generali della Seconda guerra mondiale, è stato definito come il "generale che non ha mai perduto una battaglia" e i soldati che combatterono sotto il suo comando lo ribattezzarono "Spasitél", il salvatore, e anche "Ariete", "Uragano", "Invincibile". (fonte

A lui Cigar City Brewing, birrificio di Tampa, in Florida, dedica una delle sue birre più rappresentative, la Marshal Zhukov appunto, inserendo la sua immagine persino in etichetta!
Pur avendo nella mia wishlist la versione base di questa birra, non ho potuto esimermi da cercare ed acquistare una delle varianti sul tema. Ratebeer ne conta ben sedici, compresa quella che mi sono trovato io fra le mani,con aggiunta di vaniglia e nocciole che ha visto la luce a fine 2016.

Considerati fra i migliori produttori americani di imperial stout, annualmente organizzano un mega festival per il rilascio della birra che ha fatto maggiormente le loro fortune, la  Hunahpu's Imperial Stout. Lo scorso 17 marzo si è svolto l'ottava edizione del Hunahpu’s Day con questa lista impressionante di birrifici, di cui uno solo italiano, il giovane Cr/Ak.
La storia di Cigar City parte nel 2009 ad opera di Joey Redner, figlio di Joe, padrone di uno strip club di Tampa e figura fondamentale nel mondo della lap dance. La storia del birrificio e del suo fondatore potete leggerla qui, io mi concentrerò su una vicenda che li ha coinvolti di recente.
Circa un anno fa infatti Cigar City, come spesso è accaduto e sta accadendo, fu individuato come target d'acquisizione da parte delle multinazionali della birra industriale. Il fabbisogno economico-finanziario e la voglia di espandersi maggiormente purtroppo, spesso, sono la molla che fa scattare la scelta di vendersi all'industria. Fortunatamente le cose non vanno sempre così e Cigar City fa saltare l'accordo con Ab InBev e viene acquisito da Oskar Blues, un altro birrificio craft.
I numeri che girano hanno dell'incredibile (circa 60 milioni di dollari) e ci forniscono una cartina tornasole sulla grandezza del movimento craft americano. Assurdo in Italia non solo pensare che un birrificio artigianale possa acquistarne un altro, ma sopratutto a quelle cifre. Un mondo davvero a parte, lontano anni luce dalle dinamiche nazionali e del Vecchio Continente.
Veniamo alla birra adesso, come detto una imperial stout di 11,2 gradi alcolici, prodotta con aggiunta
Cigar City - Vanilla Hazelnut Marshal Zhukov's Imperial Stout birra diario birroso blog birra artigianale
di vaniglia e nocciole.
Cigar City, la città dei sigari, così viene chiamata Tampa! In realtà la fama della città parte da Key West, nella parte meridionale della Florida, da sempre centro nevralgico della produzione dei sigari. A causa di tensioni fra Spagna e Stati Uniti la zona visse un periodo di profonda depressione culminata con intere fabbriche di sigari date alle fiamme. I maggiori produttori di sigari,  Don Vicente e Martinez Ybor, si trasferirono quindi a Tampa che in poco tempo contò circa 250 produttori di sigari. Gli anni d'oro svanirono attorno agli anni Sessanta quando il governo aumentò le tasse sui tabacchi ma sopratutto vietò l'importazione del tabacco a foglia dalla vicina Cuba. Il quartiere denominato Ybor City, centro nevralgico della città di Tampa, fu quasi totalmente abbandonato a sè stesso divenendo presto un quartiere fantasma. 
Da una decina di anni ormai, la produzione è di nuovo ripresa e gli appassionati di sigari sono tornati ad inserire Tampa come meta delle loro vacanze!

In onore del nome del birrificio e per non farci mancare nulla, io e i miei amici abbiamo acquistato anche un buon sigaro, cubano però; nella fattispecie un Cohiba Robustos, da abbinare alla bevuta.
Il bicchiere si tinge di un nero intenso e impenetrabile, sovrastato da una schiuma cappuccino densa, cremosa e di buona persistenza. L'olfatto è complesso ma gentile nella sua intensità, e presenta note di vaniglia in prima battuta, cioccolato, caffè e malto torrefatto. La carbonatazione è soft e l'ingresso in bocca è vellutato. Si parte con un accenno di caramello e biscotto (Digestive), poi la vaniglia sale in cattedra facendo mostra di sè pur senza eccessi. Il dolce (mai eccessivo) è bilanciato in maniera impeccabile dalle note tostate, di caffè, nocciole tostate e cioccolato amaro. A dispetto della gradazione alcolica importante, l'alcol si avverte in maniera parziale, soltanto a fine sorso, quando regala un diffuso calore al palato.
Birra molto ben fatta, strutturata, intensa e complessa, nella quale, per mero gusto personale, avrei gradito un contrappunto tostato più incisivo. Si tratta di inezie e personali gradimenti, sia chiaro.
In attesa di provare la versione base, mi ritengo molto soddisfatto della bevuta e anche dell'abbinamento al sigaro.

"Есть вещи в России, которые не являются, как они кажутся"
"Ci sono cose in Russia, che non sono come sembrano"

Cheers!





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