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venerdì 25 marzo 2016

Brother Thelonious e Old Rasputin di North Coast Brewing

La Brother Thelonious e la Old Rasputin sono due birre simbolo del birrificio californiano North Coast!


Quando ho deciso di migrare da wordpress a blogspot la prima cosa che ho voluto fortemente è stata un header che rappresentasse al meglio il mio modo di vivere la birra artigianale.
Non so se l'ho mai raccontato ma oltre a bere e scrivere di birra, la mia follia si spinge ben oltre. Colleziono tappi e per un breve periodo ho collezionato anche le etichette (ne avrò circa 500), tutt'ora gelosamente custodite in raccoglitori. Buona parte di questa collezione è finita in un bel quadro realizzato da quella santa donna che mi sta accanto.
Ho voluto così che in alto al mio blog ci fosse una sorta di collage di etichette, che richiamasse quello realizzato come quadro.
Devo dire che scaramanticamente ho inserito anche birre che non ho ancora avuto il piacere di incontrare a causa della scarsissima disponibilità.
In alto a sinistra potete ammirare una delle etichette che mi ha sempre affascinato, quella della Old Rasputin del birrificio americano North Coast. Questo è un caso in cui ho inserito l'etichetta di una birra non ancora provata ma che bramavo di incrociare presto.

Ed eccomi qui a parlarne!
Siamo a Fort Bragg, nel Nord della California, qui nel 1988 uno dei pionieri della craft beer revolution americana, Mark Ruedrich decide di lasciare garage e pentoloni da homebrewer, e di mettersi a fare birra seriamente. La storia del successo del birrificio è storia nota. Alcune delle birre prodotte sono veri e propri simboli di una rinascita brassicola e dei punti di riferimento per coloro che iniziano a fare birra oggi. Cito a titolo di esempio la Old No.38 Stout, una delle prime birre prodotte da Mark e che il grande e compianto Micheal Jackson definì "probabilmente la miglior stout americana".

 Le birre di North Coast arrivano davvero con il contagocce in Europa, figurarsi in Italia, e chiaramente i prezzi schizzano verso l'alto.
diario birroso
Mi sono procurato però, senza mettere in pegno un rene, qualche bottiglia dagli ultimi carichi giunti nel Vecchio Continente.
Partiamo subito con la Brother Thelonious, una dark strong ale di ispirazione belga, di ben 9,3° alcolici e prodotta in collaborazione con il Thelonious Monk Institute of Jazz di Washington. Nata per la prima volta nel 2006, il nome è un omaggio a Thelonious Monk, estroso pianista dell'era be-bop soprannominato santone pazzo. Il gioco di parole fra il cognome del musicista (Monk=monaco) e lo stile di ispirazione della birra è presto fatto. Nasce così la Brother Thelonious che si veste a festa con un abito tonaca di frate (o monaco se preferite) con riflessi rossastri e un bel cappello di schiuma beige cremosa e di media persistenza. Al naso intense note di caramello, nocciola, prugne, frutta sotto spirito, uva sultanina e una spolverata di cacao. In bocca si presenta dolce con una base di biscotto e mou. Poi emergono note di ciliegia sotto spirito, pera cotta e un accenno di cacao amaro. In bocca è oleosa. Sul finale lascia un bel calore dato dall'elevata gradazione alcolica. Birra molto ben fatta, ce si avvicina senza toccare i mostri sacri che abbiamo in Belgio ad 1/3 del costo.

Veniamo ora alla famigerata Old Rasputin. Vi ho raccontato dell'enorme hype che mi ero creato attorno a questa birra. Nome ed etichetta omaggiano Grigorij Rasputin, figura molto influente nella
diario birroso
storia dei Romanov di Russia. Ad ornare la minacciosa fotografia che ritrae il mistico russo, vi è una frase scritta in cirillico che tradotta dovrebbe significare più o meno questo: un amico sincero non nasce subito. Ne esistono anche diverse versioni passate in botti ex bourbon.
Nerissima e imponente nel ballon. La schiuma è cappuccino densa e di ottima persistenza. Intensità olfattiva non molto elevata che regala su tutto note di caffè in tutte le sue forme: in polvere, caffè espresso e caffè in grani. In sottofondo liquirizia e una timidissima nota di frutta rossa. In bocca si presenta con una media carburazione e un corpo pieno. L'intensità del caffè e delle note di malto torrefatto è davvero elevata, poi arriva la liquirizia e il cioccolato fondente. Imperial Stout molto amara e non semplicissima da bere. L'abbondanza amara del caffè rendono la bevuta a tratti spigolosa complice nessun appiglio dolce su cui adagiarsi nel momento del bisogno. Sul finale, pur lungamente amaro, si fa spazio una lieve nota acidula e di liquirizia. Esempio eccezionale di imperial stout ma che onestamente avevo immaginato diverso in termini di complessità ed ampiezza di aromi.
E voi avete mai incrociato qualche birra di North Coast?
Cheers!


BROTHER THELONIOUS




OLD RASPUTIN


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