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lunedì 8 gennaio 2018

The Lost Abbey - Ex Cathedra

Torna sul blog uno dei miei birrifici preferiti, The Lost Abbey con una delle ultime release dell'anno appena passato: Ex Cathedra.

Se seguite la pagina Facebook del blog avrete certamente notato che le festività appena terminate non sono state altro che l'ennesima occasione per stappare e condividere birre con amici e parenti.
Come primo articolo di questo 2018 ho volutamente scelto una birra molto particolare, proveniente da uno dei miei birrifici preferiti, The Lost Abbey, la creatura di Tomme Arthur che dal 2006 ha affiancato le birre Port Brewing con produzioni di stampo prettamente belga.
Nome del birrificio decisamente sui generis, etichette e bottiglie sempre curatissime in ogni dettaglio e nomi delle birre evocativi ed esoterici; ecco i tratti che fanno di The Lost Abbey un birrificio molto ricercato fra gli appassionati. Le birre ovviamente viaggiano a livelli qualitativi elevatissimi e grazie al cielo qualcosa arriva con una certa costanza anche in Europa da qualche anno.
Prezzi non del tutto competitivi ma ogni tanto si può fare uno strappo alla regola e acquistarne qualcuna. Qui trovate le birre passate sul blog.
The Lost Abbey - Ex Cathedra birra recensione birra artigianale blog

Nella primavera 2017 arriva come birra stagionale la Ex Cathedra. La birra di partenza è la quadrupel della casa, la Judgment Day, che riposa per ben 12 mesi in botti ex bourbon e alla quale vengono aggiunti zenzero, scorze di arancia ed altre spezie non specificate. Al solito etichetta meravigliosa e nome dal significato profondo e simbolico.
Non è la prima birra che i ragazzi di San Diego dedicano a misteri e riti pontifici, ricordo infatti la Sede Vacante, blend fra barley wine che hanno riposato in botti di diversa provenienza.


La locuzione latina Ex Cathedra è di stretta correlazione con il dogma dell'infallibilità papale contenuto nella Pastor Aeternus, la costituzione dogmatica del Concilio Vaticano I istituita da Papa Pio IX approvata nel 1870.
Proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell'infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per sé stesse, e non per il consenso della Chiesa.
Fra fatti, antefatti, critiche e dottrine teologiche pare che soltanto una volta un pontefice abbia fatto uso del dogma suddetto e nella fattispecie fu Papa Pio XII che nel 1950 definì il dogma dell'Assunzione della Vergine Maria usando parole solenni e senza lasciare spazio a dubbi ed interpretazioni. Ovviamente il significato di tale locuzione può avere anche confini più estesi e può riferirsi semplicemente ad un modo di  parlare in maniera perentoria ed autorevole che non ammette quindi repliche.

Dopo tante chiacchiere è giunto il momento di stappare la birra, formato da 375 ml e solito tappo di
The Lost Abbey - Ex Cathedra birra recensione birra artigianale blog
sughero che ormai contraddistingue le birre The Lost Abbey.

Il baloon si colora di ambra carica con sfumature brune, poca la schiuma, color crema e dalla persistenza media. Ricco ed ampio il bouquet olfattivo che offre note di caramello e frutta, zucchero candito e liquirizia. La temperatura man mano si alza e "apre" ancor di più lo spettro olfattivo: datteri, scorza di mandarino e vaniglia, la suggestione è quella di un vino fortificato. In bocca lo scenario è molto simile. Le bollicine sono poche, il corpo è pieno e la consistenza è quasi oleosa. Birra da bere con calma per godersela al meglio. Intenso ingresso di caramello e frutta disidratata, miele d'arancio e legno umido. Il dolce è l'elemento principale della bevuta e non potrebbe essere altrimenti. A metà corsa arrivano anche le spezie (anice stellato e leggero pepe) e una sferzata fresca di zenzero ad alleggerire la bevuta. Termina con buona secchezza, note di bourbon e tabacco e un intenso warming alcolico che riscalda il palato anche dopo la bevuta.
Sul lato la scritta in laser mostra, semmai ce ne fosse bisogno, che si tratta del Vintage 2017, segno che questa produzione sarà annuale. Contento di averla bevuta a pochi mesi dalla messa in bottiglia, ho l'impressione che gli apporti più freschi (tipo zenzero ed arancia) inizino a svanire col tempo.
Il costo, come detto, è importante (siamo fra i 14€ e 19€) ed il livello è molto alto, forse non raggiunge (ancora?) le vette a cui ci ha abituato il birrificio ma è resta comunque una bevuta notevole.

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