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martedì 21 marzo 2017

Artigianale e industriale: convivenza possibile?

Oggi provo a dire la mia riguardo la vecchia ed annosa questione della possibile convivenza all'interno di uno stesso locale di birre industriali e birre artigianali.


Fugo subito ogni dubbio o equivoco derivante dal titolo: per me NON è possibile.
O meglio non è auspicabile, se non come un inizio verso un passo più grande.
Ma andiamo per gradi.

Qualche settimana fa, sul web birrario, si è discusso a lungo e in maniera anche abbastanza accesa sulla presenza o meno di alcune birre artigianali in locali con un'impostazione decisamente lontana da questo mondo.
Comprendendo bene che il nocciolo di quella questione non era la semplice coesistenza nello stesso locale di due modi di intendere e fare birra contrapposti. ha acceso, o meglio riacceso in me,  qualche riflessione pur spostandomi su altri livelli.

Artigianale e industriale: convivenza possibile? blog birra artigianale

Partiamo dal fatto che non è il luogo a fare la differenza! Non è lì che risiede il problema.
Negli Stati Uniti i grandi birrifici craft piazzano le proprie birre anche nei negozi delle area di servizio, oppure nei chioschi di street food. Onestamente l'idea di fare tappa in Autogrill e mangiare un camogli accompagnato da una buona birra italiana, non mi dispiace affatto, anzi!
Per la mia visione della birra, tutto gira attorno alla professionalità di chi la somministra, come spiegavo meglio in questo articolo.


Se la birra artigianale non viene sbattuta in frigo a temperature polari come se fosse una normale industriale da battaglia, e se quindi vi è cura del prodotto, io auspico che ci siano anche questo tipo di penetrazione di mercato. Quindi non mi indignerei più di tanto a vedere nello stesso luogo, sullo stesso furgoncino di street food sia una selezione industriale che una artigianale.
Ma non è quello che cerco se mi fermo e penso alla birra artigianale. E sopratutto il mercato italiano ancora non è maturo a tal punto da prevedere promiscuità simili.
Siamo ancora molto indietro rispetto agli States, e qui in Capitanata siamo molto indietro rispetto a tante altre realtà italiane.

Ritengo invece impossibile e anzi abbastanza sgradevole la compresenza di birre artigianali e birre industriali in un locale in cui il comparto beverage è essenziale; pub e beershop/birrerie per capirci.

Il motivo di questa mia posizione è molto semplice; ritengo che si scelga di avere sempre qualche industriale disponibile perché fondamentalmente ci sono margini di guadagno maggiori ma anche perché spesso non si hanno le competenze per "portare" il cliente dalla parte artigianale; il tutto trincerandosi dietro il bisogno, legittimo sia chiaro, di far sopravvivere il locale.
Non è un discorso assolutistico il mio, ma è una riflessione in base a ciò che vedo e ciò che vivo quotidianamente.
Artigianale e industriale: convivenza possibile? blog birra artigianale

Se il gestore del locale viene mosso da passione vera, se conosce il prodotto, se lo ama prima di somministrarlo, sa bene che può tranquillamente fare a meno di avere in frigo Corona, Tennet's e altre industriali proponendo una buona base di birre abbastanza sdoganate (mi riferisco ad esempio a molte birre belghe che ormai sono conosciute anche al grande pubblico sia come identificazione del prodotto sia come gusto) su cui giocare per avvicinare anche il cliente che della birra all'ultimo grido se non ne può fregar di meno.
Se il gestore è competente poi, non si sognerebbe mai di ammazzare una birra artigianale a temperature polari! Il succo del mio discorso è tutto qui. Fare gli snob o i finti esperti quando si somministra una birra artigianale e poi trattarle alla stregua delle industriali, è deleterio oltre che ridicolo a mio avviso.
Ma si sa la birra (industriale o artigianale) porta soldi e io sono solo un appassionato con una visione romantica.
Ovviamente il discorso esposto così può risultare semplicistico perché in gioco ci sono una marea di fattori e variabili che differiscono in base a situazioni, contesti sociali e geografici.

Quando però mi capita di osservare sulla stessa linea di spine o nello stesso frigorifero un prodotto artigianale di livello e una semplice industriale, una accanto all'altra, senza alcun tipo di differenza o precauzione di conservazione o altro, mi sorge sempre questa domanda: se il birraio che ci ha messo tanta passione e fatica per realizzare quella birra, la vedesse in quelle condizioni e quella compagnia cosa direbbe?


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