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giovedì 10 dicembre 2015

Anchor Brewing - Christmas Ale 2014

Ho stappato il penultimo tassello di una storia iniziata nel 1975. Storia che continua tutt'oggi...

Anchor Brewing è uno dei birrifici storici del movimento americano. Fondata nel 1870, è salita alle luci della ribalta ben presto proponendo delle birre molto accattivanti come la storica Steam Beer che ha riportato in vita uno dei pochi stili autoctoni americani, quello delle steam beer appunto. Il nome di questa particolare tipologia di birra deriva dal fatto che a San Francisco era prassi raffreddare il mosto sui tetti delle case sfruttando il freddo della notte. Il vapore (steam) che si levava dai fermentatori aperti e posizionati sui tetti rendeva unica quella zona dell'america, da lì il nome di queste birre.

Veniamo alla storia nata come detto nel 1975.
I birrai di Anchor vollero creare qualcosa di speciale in occasione delle feste natalizie e della fine dell'anno e iniziarono a produrre una particolare birra di 5,5° alcolici chiamata Christmas Ale, un esempio un po' sui generis delle winter warmer, un particolare stile stagionale inglese che prevede l'utilizzo anche di spezie.




Scelsero di legare questa birra alla raffigurazione in etichetta di un albero, simbolo, secondo Anchor, dell'inizio di una nuova vita.
Le etichette e gli alberi sopra raffigurati variano di anno in anno, come varia annualmente l'aggiunta
di una spezia particolare. Null'altro si sa della ricetta che sul sito rimane segretissima.
A parziale scusante vi è una meravigliosa sezione che fa ripercorrere la storia di tutte le Christmas Ale e dei loro alberi. Sappiamo per certo che è una birra chiaramente stagionale, e che è disponibile dai primi di novembre fino agli inizi di gennaio.
L'albero raffigurato sull'etichetta del mio esemplare datato 2014 è una sequoia gigante, il cui nome botanico è Sequoiadendron giganteum. Si tratta di alberi fra i più grandi al mondo raggiungendo anche i 93 metri di altezza. Si tratta chiaramente di alberi secolari che possono vivere per oltre 2000 anni. Mi fermo qui con le nozioni botaniche per non annoiarvi e per non rischiare di scrivere inesattezze.

Meglio stappare la birra che ha un bel colore marrone scuro e una schiuma cappuccino cremosa, abbondante e di buona persistenza.
Al naso troviamo note di malto, frutta matura, datteri e un lieve accenno affumicato. A dispetto della gradazione alcolica non eccessiva in bocca si presenta con grande complessità. Il dolce ingresso di malto, poi arriva la parte speziata, un ricordo di cannella e di prugna per un finale ricco di cacao amaro in polvere. Un bel modo per avvicinarsi al Natale insomma.
Se avete modo di trovarla potrebbe essere una di quelle birre da sorseggiare rilassandosi davanti alle luminarie di un albero....
Cheers!

GIUDIZIO PERSONALE


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