Diritto d'autore..questo sconosciuto
Carissimo visitatore, sono felice che la tua passione birrosa ti abbia portato su questo portale.
Augurandoti una buona navigazione, ti avverto, tuttavia, che è severamente vietato effettuare il "copia ed incolla" di un articolo o parti di esso.
Di fronte a tali comportamenti,privi di citazione, sarò costretto ad agire per vie legali contro coloro che non rispettano il sacro diritto d'autore..birrai e fruitori.

Translate

no copia/incolla

lunedì 21 settembre 2015

Assaggi della 7 Fjell Bryggeri

Chi mi segue da un pò sicuramente avrà notato la mia attenzione verso la scena scandinava che negli ultimi anni si è ritagliata uno spazio importante anche nel panorama europeo.
L'articolo di oggi è dedicato al giovanissimo birrificio norvegese 7 Fjell.
Certamente la Norvegia ci ha già regalato ottimi produttori come Nøgne Ø oppure come Haandbryggeriet di cui vi parlai meglio in questa occasione.

La 7 Fjell apre i battenti a fine 2013 e nel gennaio 2015 conquista la decima posizione (su dieci) nella speciale classifica di Ratebeer denominata Best New Brewers.
La storia del birrificio è molto simile ad altre realtà scandinave: giovani bevitori di birra che stanchi di abbuffarsi di piatte lager industriali decidono di dar vita a birre con un gusto decisamente diverso.
Da questa idea il birraio Gahr Smith-Gahrsen, vincitore di numerosi premi ai concorsi locali di homebrewing, mette in piedi la 7 Fjell Bryggeri a Bergen con l'obiettivo di far entrare la città norvegese, una tappa obbligatoria per gli appassionati che si recano in Norvegia. Il nome è il tributo alle sette montagne (fjell in norvegese) che circondano Bergen, città che per oltre cento anni (1217-1314) è stata la capitale della Norvegia e contava circa 300 birrerie.
Dopo un primo incontro non propriamente convincente ho voluto provare buona parte della produzione che è stata recentemente importata in Italia.
Partiamo con la Kniksen India Red Ale, una birra che il birrificio consiglia di consumare vedendo una bella gara di calcio in TV, magari una partita del Brann, squadra della città di Bergen. Di colore ambrato con una schiuma cremosa di un bianco sporco. Al naso emergono note fresche, di frutta esotica. Pulizia olfattiva non impeccabile come accadde al primo incontro. Le cose migliorano come sempre in bocca, dove si presenta con un attacco maltato, con caramello in evidenza. Un corpo medio e una buona carbonatazione libera sentori citrici e di pompelmo. Nel finale emerge il carattere amaro della batteria luppolata made in USA, Citra-Amarillo-Horizon.
Saliamo di gradazione alcolica e andiamo a pescare la Fløien IPA. 6,9 gradi alcolici e il trittico di luppoli americani Centennial-Cascade-Mosaic. Ambrato chiaro con una schiuma fine e di buona persistenza. Naso che regala un'intensità media fatta di melone, passion fruit e pompelmo. Anche in questo caso l'attacco è di caramello, con un accenno di crosta di pane. La bevuta si alleggerisce quasi subito quando entrano in gioco la buona carbonatazione e le note amare del luppolo, con ancora pompelmo e melone retato in evidenza. Chiusura secca.
Chiudo la breve rassegna con la Ulriken Double IPA. Si capisce subito che si sale ancor di più di gradazione arrivando a 8,5°. Impeccabile l'aspetto, anche qui troviamo una livrea ambrata con una
bella testa di schiuma ocra compatta e di buona persistenza. Al naso emergono note di albicocca, pino e melone. Solito attacco dolce e poi tripudio di frutta: mango, pesca gialla, papaya. Lungo il finale amaro con una suggestione di lime a fine corsa. Certamente la migliore della serata.
Birrificio giovane che tenta nelle dichiarazioni di discostarsi dal binomio scandinavo caramello-luppolo che contraddistingue gli altri colleghi. Intenzioni che non vengono del tutto rispettate nel bicchiere avendo tuttavia posizionato la propria drakkar verso mari continentali provando a solcare i fiordi birrosi. Un birrificio certamente da tenere d'occhio sopratutto se continuerà ad essere importato con costanza in Italia.
Cheers!

Nessun commento:

Posta un commento